lasciandosi alle spalle due importanti e gratificanti esperienze di band, che l’hanno formato fino al punto di decidere di esprimersi in totale autonomia. Il cantante e musicista milanese presenta oggi il nuovo singolo, “Thank You For Dancing” fuori il 7 giugno 2019, brano dall’ incedere vintage che strizza l’occhio ad Angelo Badalamenti e al suo Twin Peaks, e che introduce il prossimo EP, “How Fast We Live”, in arrivo il 18 ottobre 2019. Il disco parlerà di temi come la frenesia con cui si vive al giorno d’oggi, le paure che attanagliano man mano che passa il tempo, i fili che tengono ancorati al passato e che si lotta per cercare di tagliare, la voglia di protezione e l’accettazione di sé.
Antonio Palumbo incomincia a suonare la chitarra a sedici anni, grazie al fratello che lo aiuta a pagarsi le prime lezioni. Il primo progetto importante arriva nei primi anni 2000, quando diventa il frontman dei Contrada Beat, una band di stampo funky/soul che per l’intera stagione 2006/2007 viene ingaggiata da Radio 101 come resident band. Nel passaggio da cover a inediti il gruppo cambia nome in Nebel, progetto dal coinvolgente stile neo-folk: l’attività live diventa incessante e vengono nel frattempo pubblicati due dischi autoprodotti e , nel 2010, un EP, “La Stagione”, prodotto da Marco Guarnerio, già al lavoro con Le Vibrazioni, e pubblicato da Oyez!. Fra i live più significativi della prolifica band, l’esibizione in Piazza Duomo a Milano durante LiveMI (Red Ronnie) e l’apertura a Daniele Silvestri al Jazz Cafe di Londra. Poi una pausa: necessaria, voluta, indispensabile per poter studiare, crescere, e il ritorno altrettanto inevitabile alla musica, con la consapevolezza di voler continuare da solo. Antonio Palumbo decide di comporre in Inglese, perché gli viene più semplice essere se stesso. E suona, tantissimo, esplorando le sonorità dei suoi amati John Mayer, Bon Iver, Iron & Wine, Ásgeir, Niccolò Fabi, Brunori SAS, solo per citarne alcuni. Nel 2017 arriva così l’EP di debutto solista, “Altaguardia” (dal nome della via di Milano dove vive quando scrive i cinque pezzi che ne fanno parte): in lingua inglese appunto, con tematiche che comprendono l’amore, il diventare grandi e la presa di coscienza di dover lasciare andare. Continuano i live, in versione intimistica e acustica, perfetti per quel tipo di canzoni. E ancora concerti con la band nei locali e qualche live chitarra e voce all’estero (Mr Wolf’s, Bristol, novembre 2017 – KGB, New York, aprile 2018). Nell’estate 2018 incontra il produttore e polistrumentista Davide Andreoni (Sycamore Age, Andrea Chimenti, Alessandro Grazian) per la realizzazione di nuovi brani. Le canzoni acquisiscono un feeling energico, sofisticato e glam che non stravolge però la scrittura d’origine; e il risultato finale è “How fast We Live”, un EP dal sound instant classic, che mescola sapientemente elementi folk a synth 80s, melodie catchy e ritmiche sostenute con rimandi anni ’90 per un pop elegante, diretto e stratificato. L’EP, realizzato in maniera del tutto indipendente in linea con i valori di Mycelia For Music , iniziativa promossa da Hymogen Heap e di cui Palumbo è Creative Passport Ambassador, sarà pubblicato il 18 ottobre.
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