Esce oggi, venerdì 12 febbraio 2021 "My funny Valentine", il nuovo singolo di Noa! La cantante israeliana di origine yemenita, artista internazionale conosciuta nel corso di oltre 30 anni di carriera per la sua eclettica produzione musicale, ha scelto stavolta il jazz per comunicare un messaggio universale, l'Amore! Quello vero, sincero, senza artifici o giochi di parole, quello sensibile e semplice, che in questo ambito l'artista esprime vocalmente nella sua essenzialità, con una retta linea di voce e chitarra. E non poteva farlo senza Gil Dor, chitarrista con cui ha condiviso palchi e contesti differenziati: insieme hanno realizzato questo video all'interno del suo studio di registrazione, in totale lockdown. Il singolo precede l'album "Afterallogy": un titolo che evoca il tempo di riflessione provocato dall'isolamento a cui ci ha sottoposto questo delicato momento storico, un'epoca di transizione che ci inviata a guardare indietro per cercare il senso del nostro presente. Ma dopo tutto ("After all") alle incertezze dei tumulti odierni si sovrappone la forza senza tempo dei più grandi classici del jazz, dalla musica afroamericana a Broadway, che saranno ripercorsi nell'intero progetto discografico in uscita il 30 aprile 2021.
“Questa è in assoluto la mia canzone preferita – afferma Noa - credo di averla eseguita centinaia di volte fin dal primo giorno della mia carriera ed è incredibile come ogni volta che la canto scopro qualcosa di bellissimo in essa, come i sentimenti e il modo speciale in cui è stata scritta. Credo inoltre che sia un brano molto rilevante per i nostri tempi: oggi ognuno lavora per essere artificialmente perfetto e adeguato in una società che si basa esclusivamente sull’apparenza; questa canzone invece sembra ripetere ‘Ti amo per quello che sei e perché interessa quello che c’è dentro di te’. Si tratta dell’amore puro e vero, di qualcuno cioè che ci accetta per quello che siamo realmente, ed è per questo che ho pensato che il miglior modo per interpretarla non fosse quello di ‘sporcarla’ con virtuosismi o arzigogoli vocali ma quello di seguire una linea vocale semplice che mettesse in risalto l’emozione specifica sprigionata dall’essenza del brano. E anche il finale, che ogni volta che lo ascolto mi provoca un grande struggimento melanconico, è stato naturalmente generato dalle nostre improvvisazioni sentimentali e non poteva riuscire meglio insieme a Gil, anche in virtù della nostra longeva collaborazione. Queste sono sensazioni che vengono generate da posti molto profondi e lontani e che hanno il merito di unire una moltitudine di esseri umani diversi tra loro attraverso l’ascolto di una stessa canzone, nel cuore dei cuori di tutti”.
Nell’intero progetto discografico, solo voce e chitarra, in uscita a fine aprile, sono stati selezionati brani di autori, poeti e compositori vicini a Noa per stile, pensiero e contenuti: tra questi Cole Porter, Lea Goldberg, Pat Metheny, Leonard Bernstein, Rodgers & Hammerstein e molti altri. Un dialogo continuo tra Noa e Gil che, a distanza di decenni, può confermare, come evoca lo stesso titolo dell’album, che “dopo tutto” loro due sono ancora qui, più presenti che mai…
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